karate educazione

Karate-Educazione

Karate-educazione non è uno stile, bensì una prospettiva, che invita a interpretare l’insegnamento ai giovani come farebbe il buon padre di famiglia. Dunque in una direzione che porta a valorizzare temi che riguardano la crescita della personalità, l’autostima, e le varie capacità umane.., anche morali. In una parola l’equilibrio. 

Come insegnanti dobbiamo considerare che i genitori non mandano i figli in palestra perché vogliono che diventino campioni, ma perché sperano che dalla pratica del karate ricevano i fondamenti di una disciplina che li aiuti a essere autonomi e sicuri nella vita. La speranza è che ciò contribuisca al successo delle cose che decideranno di fare da grandi. 

Spesso istruzione viene scambiata per educazione, ma facciamo chiarezza. Cesare Barioli definisce bene la differenza:   “C’è l’insegnamento impartito ai giovani a scuola affinché si inseriscano nel mondo del lavoro. Insegniamo loro le lingue, le formule, il come fare, come dire, come gestire, come amministrare. Questo insegnamento si avvale di professori che parlano alla mente da dietro una cattedra e fanno CAPIRE: questa è l’istruzione.

Poi c’è l’educazione, che si rivolge all’essere umano e propone l’intelligenza per risolvere le situazioni, il coraggio e la prudenza, la generosità di dare se stessi, l’attenzione sull’altro, l’equilibrio nel distribuire le forze.”

Dunque durante gli allenamenti di karate, nell’atto di educare, l’insegnante dovrebbe impartire agli allievi, insieme all’istruzione fisico-tecnica, anche una formazione etica, morale e spirituale. 

“Questo può avvenire attraverso un’attività che comincia dal corpo, coinvolge la mente e interessa lo spirito. In questo caso parliamo non più di capire, ma di COMPRENDERE.”

Riassumendo: un professore di materie intellettuali fa capire, mentre un insegnante di karate fa comprendere, perché fa passare valenze e valori anche dal corpo e dallo spirito, oltre che dalla mente. 

In tal modo i vari concetti, unificati, saranno profondamente assimilati, ed entreranno a far parte integrante della personalità dell’allievo.

“La nostra società è circondata dal vuoto educativo: la donna lavora, la famiglia, che costituiva la principale agenzia di educazione, è poco presente. Maestri e professori tendono sempre di più a dichiararsi lavoratori-insegnanti. Il servizio militare è abolito.”

Di conseguenza la nostra società ha bisogno di persone e strutture che supportino la famiglia nell’atto di educare. 

In questo senso il karate ha grandi potenzialità di sviluppo, inserendosi nello spazio educativo con un contributo positivo e di spessore, recuperando valenze sperimentate da millenni. 

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