Uno stile è fin troppo? Forse …!
Ma non per un professionista, che insegna ogni pomeriggio/sera, e nel resto della giornata si aggiorna.
Fin da ragazzo ho avuto voglia di provare tutte le arti marziali, sempre con l’idea di portare a casa qualcosa di utile per capire e insegnare meglio il mio KARATE (..all’inizio anche per vincere le gare).
Negli anni ‘70 e ‘80, ho praticato kendo (spinto da Shirai che sponsorizzava il maestro Miyazaki) aikido e judo, negli anni ‘90 e 2000 vari stili di kung fu, tai chi e shaolin. Tutto, sempre, ruotava intorno al mio KARATE, che continuavo a insegnare ogni giorno dalle 4 alle 10 di sera, più il sabato mattina.
Venendo al punto, la mia esperienza urla che lo spirito e i principi fondamentali di tutte le arti marziali, quindi anche degli stili di karate, hanno un comun denominatore: Forza, Equilibrio, Intenzione. O, se preferisci, i sinonimi: Corpo, Mente, Cuore. O, se preferisci, ancora: Jing, Chi, Shen come si legge nei testi taoisti quando affermano che chi conosce e coltiva il corpo, la mente e lo spirito, possiede i Tre Tesori.
(Se un artista marziale è carente in una di queste variabili è incompleto, e forse sta solo facendo esercizi di ginnastica aerobica…)
Onestamente non m’importa quanto uno stile prediliga una posizione, o un caricamento, o un modo di respirare, m’importa quanta forza ci sia nel gesto, quanto equilibrio ci sia nella tecnica, quanta intenzione ci sia nell’interpretare le sequenze.
Data la premessa, quale scrupolo mai avrebbe potuto fermarmi dall’imparare con gioia e approfondire con soddisfazione kata di altri stili?
Simmetricamente, cosa avrebbe mai potuto fermarmi dall’imparare e sperimentare con piacere tecniche e metodologie diverse per allenare il kumitè?
D’altronde i primi kata diversi dallo Shotokan li abbiamo imparati proprio da Shirai, quando al suo ritorno da un viaggio a Okinawa, ci insegnò Seienchin e Seipai nelle fredde albe di allenamento in via Friuli, credo fra il ‘75 e il ‘77 (chiedi a Carlo Fugazza per conferma, o direttamente a Shirai per maggiori dettagli..). Mi risulta tra l’altro che per questo fu cazziato dalla JKA, che lo stoppò sul nascere!
Carlo Pedrazzini